Fini, eleganti e intensi.
Sono i vini della Puglia che con i loro profumi e le grandi note di carattere inebriano chi li degusta.
Un calice di vino pugliese spalanca le porte nella tradizione più autentica del territorio, costituita da vitigni autoctoni millenari e aziende vitivinicole che portano avanti questo incredibile patrimonio.
Ben ventotto DOC, quattro DOCG e sei IGT rendono i vini pugliesi eccellenti nella loro unicità, intriganti con il loro sapore, schietti e genuini per il loro legame con la zona di origine.
Frutto di tradizione e innovazione, i vini della nostra regione si offrono generosamente a chi li assapora, raccontandogli di un viaggio che unisce il sogno alla realtà e la cui unica destinazione è lei: la Puglia.
La Puglia dei Bianchi
BOMBINO BIANCO
Vitigno dal carattere neutro e dalle abbondanti produzioni, spicca per la rilevantssima acidità totale e pH che lo rendono idoneo alla produzioni di spumanti metodo classico.
TREBBIANO
Vitigno molto produttivo da cui si ottengono vini di colore giallo paglierino, con riflessi appena verdognoli, profumi più o meno intensi ed abbastanza persistenti di frutta e fiori, con tipico retrogusto di mandorla amara.
VERDECA
Di probabile origine greca, è tra i vitigni più coltivati in Puglia. Consente la produzione di vini a carattere neutro prevalente, apprezzati in passato anche come base vermouth, ma lavorato in assemblaggio da corpo e volume.
BIANCO D’ALESSANO
Compagno di assemblaggio della Verdeca, anche questo vitigno è di probabile origine greca. Molto produttivo, di maturazione tardiva, difficilmente vinificato in purezza, consente la produzione di vini a carattere neutro prevalente, apprezzato in passato anche come base vermouth.
MINUTOLO
Vitigno una volta chiamato Fiano della Valle d’Itria, da studi genetici si è rivelato aromatico e più vicino ai caratteri del moscato. I due cloni prevalenti propongono spiccata aromaticità floreale, buona acidità, medio corpo. Ormai molto diffuso in tutta la produzione di bianchi pugliesi sia in purezza che come ingrediente.

La Puglia dei Rossi
NEGROAMARO
Vitigno simbolo del Salento. Di origine greca il nome rafforza il concetto del colore nero (nigra/mavros). I vini ottenuti sono sempre ricchi nel colore, dagli aromi di prugna secca, frutti neri, liquirizia, cuoio, humus. Struttura potenziale importante, acidità rilevante, (se ne ottengono pregevolissimi rosati e anche spumanti sia metodo Martinotti che metodo classico).
PRIMITIVO
La prima vigna di «Primaticcio» è stata realizzata a Gioia del Colle dal Primicerio Francesco Filippo Indellicato a metà del 1700. Da quel momento è iniziata la diffusione sul territorio circostante mentre nella seconda metà del 1800 giunge nel territorio di Manduria. I vini ottenuti hanno colore ricco, profumi decisamente fruttati e floreali in zona barese, frutto nero e cioccolato in zona tarantina, struttura importante con tannini molto fini, gradazione alcolica sempre molto elevata, normalmente superiore al 14%. Si presta con successo a produrre anche vini dolci naturali (docg a Manduria)
UVA (NERO) DI TROIA
Antico vitigno dalle origini poco chiare, se greche o orientali, vanta nella leggenda di Diomede una origine epica. Consente la produzione di vini di grande interesse enologico e organolettico. Ricco di colore, ha aromi prevalenti di frutta a bacca nera e spezie, importante struttura e tannino rilevante. Si presta anche a rosati ben strutturati.
SUSSUMANIELLO
Origine ignota ma residente da sempre nel territorio della riserva naturale di Torre Guaceto, è tradizionale nella doc Brindisi in cui supporta vini a prevalenza negroamaro per conferire colore e aromi. Da inizio 2000 si annoverano diverse etichette in purezza che hanno rilievo qualitativo importante. Tanto colore, ottima struttura, profumi di frutti neri e liquirizia prevalenti.
Pasquale Porcelli
giornalista enogastronomico