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le Sagre a Mare

30 Aprile 2021

le Sagre a Mare

IL SALUTO DELLE SIRENE

ACCOMPAGNA LA PROCESSIONE A MARE

 

 

La Puglia, terra di santi patroni e marinai, ha da sempre un rapporto speciale con i suoi due mari che lambiscono gli ottocento chilometri di costa; inevitabile l’amore degli abitanti per il mare che è fonte di vita. Come infatti accade nel capoluogo pugliese per la festa di San Nicola, è il mare lo scenario più caratteristico delle feste patronali in molti comuni, lì dove tutta la marineria si mobilita per i festeggiamenti.

 

Mentre il sole ormai tinge di rosso paesaggio di rosso scomparendo nelle acque e il cielo notturno accende le sue prime stelle, ha inizio la suggestiva processione a TARANTO, capitale della Magna Grecia, punto d’incontro tra i Mari Ionio e Adriatico che da tempi lontani custodiscono il simulacro di San Cataldo. Durante la grande festa di maggio, è una nave della Marina Militare ad accogliere la statua del santo irlandese, attraversando il Canal Grande accompagnata da imbarcazioni di ogni fattura e grandezza addobbate, mentre una cascata di fuochi pirotecnici dal Castello aragonese illumina il manto della sera che scende sulla città.

 

Ed è grande festa anche a tavola con le specialità di mare e di terra con le celeberrime “bombette tarantine”, involtini di carne ripieni di formaggio fuso cotti sulla brace e serviti con le tipiche patate alla cenere.

 

Dal mare ci spostiamo sui laghi di Puglia. LESINA (fg), nel Parco Nazionale del Gargano, con il suo specchio di acqua salmastra assieme a quello di Varano, è un paese di paranze, nasse, arpioni e pali di castagno: qui l’ultima domenica di maggio la statua di San Primiano è portata proprio sulle acque del lago a bordo di tipiche imbarcazioni lagunari, chiamate “sandali”: nel centro del lago ha luogo la benedizione delle acque affinché vi sia sempre abbondanza di pescato.

 

Spostandoti verso Sud, è inevitabile imbattersi nella “città sospesa”, POLIGNANO A MARE (ba), antico borgo marinaro, con il suo centro storico arroccato su uno sperone roccioso proteso verso le acque cristalline dell’Adriatico che fa da scenario alla suggestiva processione per la festa del patrono di San Vito, lungo tutta la costa polignanese. Qui il mare è certamente il protagonista anche a tavola per banchetti indimenticabili che si chiudono in bellezza con il “caffè speciale” polignanese.

A MONOPOLI (ba), la città dalle cento contrade, è dal mare che arriva l’icona sacra della Madonna della Madia: dalla costa ammira come si avvicina e si allontana per ben due volte e solo alla terza, l’icona della Vergine si lascia prendere per essere mostrata alla folla plaudente e portata in processione per le vie del centro storico.

 

Situata sulla Via Traiana, testa di ponte tra Oriente e Occidente, la sagra a mare per la festa patronale di San Teodoro e San Lorenzo a BRINDISI, città tipicamente messapica – famosa anche per il Fico Mandorlato di San Michele Salentino, tipicità che dal 2012 è riconosciuto come presidio Slow Food in Italia –  celebra il ricordo della traslazione dall’Oriente delle reliquie del santo presso le coste brindisine. Nei giorni di festa si svolge il “Palio dell’Arca”, una competizione tra piccole barche da pesca (skifarieddi) che prende spunto dal recupero dell’Arca in argento contenente le spoglie di san Teodoro da parte dei pescatori nel XIII secolo.

 

Più giù nel Salento, a GALLIPOLI (le) – nome derivante dal greco Kale Polis che significa “città bella” – tra i sapori dell’immancabile scapece (pesciolini fritti e marinati) e la cupeta (il croccante) va in scena il legame tra Santa Cristina e il mare, sia nell’aspetto religioso con la processione a mare del simulacro a bordo di un peschereccio, sia nell’aspetto civile con la famosa “cuccagna”: un palo inclinato sulla banchina del porto e cosparso di sego, sulla cui sommità è issata una bandiera dell’Italia mentre i giovani si sfidano correndo lungo il palo per afferrare la bandiera.

Settembre chiude il periodo delle sagre a mare con la festa di Maria SS dei Martiri a MOLFETTA (ba).

 

Profondo e antico è il legame tra i molfettesi e la Madonna dei Martiri, una sorta di “affinità elettiva”, che assieme a “San Corrado di Baviera” – festeggiato il 9 febbraio e i cui resti sono conservati all’interno della Cattedrale – sono i patroni della città. Il simulacro della Vergine, dopo l’offerta della corona e la vestizione con gli ori donati dai devoti, è affidato alle mani dei marinai e cullato dalle onde a bordo dei pescherecci sorteggiati per quell’occasione secondo un antico e preciso rito.

 

Una flotta multiforme di piccole imbarcazioni solcano le acque del porto e al tramonto la statua viene fatta sbarcare sulla banchina tra il suono acuto delle sirene delle imbarcazioni e gli applausi della folla per la processione verso la Cattedrale.

 

Da non perdere "u cembott" gustosa zuppa di pesce.

 

 

Foto di Peppe Carucci, Antonio D'Agostino, Gaetano Armenio

 

 

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